martedì 18 dicembre 2012

All'Anno Prossimo



BUON NATALE AI NEMICI, PERCHE’ SI RAVVEDANO;

BUON NATALE AGLI AMICI, PERCHE’ SE LO MERITANO;

BUON NATALE AI MIOPI, CHE POSSANO VEDERE MEGLIO IN FUTURO I PROPRI ERRORI.

BUON NATALE AI POVERI DELUSI ED ALLE SGUATTERE SENZA LAVORO, AGLI ORFANI ED AGLI ALLUVIONATI ED AI SENZA TETTO, E A TUTTI COLORO CHE SONO STATI INGIUSTAMENTE ABBANDONATI; BUON NATALE AI PRECARI, AGLI INTERINALI ED AI SOTTOCCUPATI.

BUON NATALE AD UN INTERO PAESE INQUINATO, DIVISO, CONFUSO E CORROTTO,


CHE UNA VOLTA SI DEFINIVA "BELLO";

E, INFINE:
CHE QUALCUNO,
CHIUNQUE EGLI SIA,
IN QUALCHE MODO SERENDIPICO,
DA QUALUNQUE LUOGO MAI PROVENGA, OVUNQUE SI TROVI ADESSO,
ABBIA IL CUORE BUONO DI MIELE
 
E LA PIETA’ GRANDE E PURA DI DIAMANTE,
E LA CAPACITA’ VERA DELLA RAGIONE,
PER AIUTARCI PROPRIO TUTTI,
QUAGGIU’…


PERCHE’ PROPRIO TUTTI NOI, OGGI – NESSUNO, NESSUNO ESCLUSO – NE ABBIAMO IL PIU’ GRANDE ED ASSOLUTO, URGENTE BISOGNO…
 


BUON  NATALE
2012 


 RICORDO CHE

 Una volta si usavano i ninnoli di vetro, per decorare l’albero di Natale.

Erano infinitamente più belli, ma anche molto più fragili di quelli in plastica che si usano oggi…

Il vetro aveva un’anima leggera ed impalpabile, una personalità diafana e fragile, sì, ma sincera: sembrava - per dirla con il Bardo Inglese - fatto della stessa sostanza dei sogni.

Vezzoso e prezioso, il vetro si faceva riporre gelosamente nella paglia, con mille attenzioni e raccomandazioni reciproche e accorate. Ed ogni anno diventava sempre più raro.

Oggi si è estinto: si stampano palle ed angeli multicolori, babbi natali e fiocchi di neve, tutti globalizzati, ottusamente identici, opachi e senza cuore. Adatti a tempi senza cuore.

Fingono luccicori metallici o vetrosi, ingannevoli per i bimbi di oggi, certo, ma falsi più di un Giuda e corruttibili con un solo denaro.

Già solo al tatto non ingannano chi – bambino – ha tenuto in mano, palpitando d’emozione, un ninnolo di vetro vero, che qualche artigiano aveva gelosamente creato con la propria fantasia e plasmato secondo la propria capacità, quasi soffiandogli dentro la vita e lo stupore di esistere, di vivere in un sogno.

Si rompevano, i ninnoli di vetro, purtroppo – quasi solo a guardarli – diceva mia madre.

E l’anno successivo ci si scambiavano i ricordi ed i rimproveri, tra fratelli…

Anni più tardi, invece, ci si ricordava l’un l’atro, con nostalgia: “Ti ricordi il cherubino con la tromba? Ed il funghetto con dentro Gesù bambino? E...”.

Non ce n’è più, così.

I ninnoli di vetro ci ricordavano che tutto passa, ingoiato dal tempo, cui nulla può resistere.

Erano - i ninnoli di vetro - una metafora della caducità di noi stessi, insieme a tutte le cose.

Si doveva essere delicati, sia con il ninnolo, sia con l’abete rigorosamente vero, che profumava di Natale e dopo le feste sarebbe stato piantato con religiosa cura nel giardino – per chi n’aveva uno – oppure in campagna, da un parente.

Spesso per non sopravvivere, purtroppo, dopo lo stress idrico e termico del nostro Felice Natale.

Oggi, anche l’albero è finto, perché siamo “ecologici” ed orgogliosi di esserlo. Esistono Spray appositi per creare artificialmente il profumo di Natale.

Poi, fumiamo come forsennati, sciupiamo la carta, non ricicliamo neppure sotto tortura, guidiamo automobili che succhiano un pozzo di petrolio al giorno e teniamo accesi tutti gli elettrodomestici e le luci.

E crediamo che l’acqua durerà per sempre.

Oggi, l’albero di Natale resiste, sempre uguale, anche 10 o più anni: lo cambiamo più per noia che per altro, quando ci sembra un po’ spelacchiato.

Ma neanche quello nuovo – con le luci cangianti predisposte, oppure le fibre di vetro incluse nei rami – ci darà quello struggente senso ineffabile del Natale che ci dava una volta quello vero.

E se i ricordi sono fatti d’aromi e di suoni: che dire di quel fine tintinnio da brindisi solenne che facevano i ninnoli di vetro?

Nulla, più nulla, Non dire più nulla Pasuco: soltanto Buon Natale! 

BUON NATALE 2012


 



BUON NATALE
E
 
FELICE ANNO NUOVO!


A TUTTI,
GLI AMICI



!
E  AI  NON AMICI…
 



Novità del passato


MAURIZIO FEO sabato, 22 dicembre, presenta a Paulilatino 

il suo libro “L’ira degli Dei e I popoli del mare”.

Il Comune di Paulilatino concluderà

Sabato 22 Dicembre, ore 17:30

la manifestazione culturale “Atòbios de Paule 2012″

nella Sala Convegni ex- Isola, con la Presentazione del libro:

“L’ira degli Dei e I popoli del mare”.

I Shardana e i popoli del mare nel XII secolo a.C. con la presenza dell’autore Maurizio Feo. A cura dell’Associazione Guilcier Real.

domenica 16 dicembre 2012

AUREA







Una Università Austriaca ha pubblicato di recente i risultati dello studio pluriennale sulla pressione arteriosa di circa 150.000 soggetti, maschi e femmine.

Sono risultati più longevi i soggetti la cui pressione arteriosa massima sta a quella minima in un rapporto di 1,618. 

Questo sembrava essere un risultato piuttosto "normale", in quanto la maggior parte dei medici di famiglia sa bene che i pazienti con una pressione di 130/80 sono pazienti in genere  sani e longevi; quelli con una pressione di 105/65 possono talvolta andare incontro a qualche mancamento (detto ipotensione ortostatica) ma nel complesso sono altrettanto longevi.
Ciò di cui i medici ricercatori non erano affatto consapevoli è il fatto che quel rapporto tra due valori, quel numero non era affatto un numero qualunque.

Quel numero era già conosciuto dagli antichi, che lo avevano chiamato "proporzione divina", oppure "sezione aurea". Lo avevano messo in rapporto con il Sacro.

E’ il numero che compare nella cosiddetta "sequenza di Fibonacci":

0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34 

 In questa sequenza, (in cui ogni numero è il risultato della somma dei due immediatamente precedenti) il rapporto tra due numeri contigui si avvicina sempre di più alla Sezione Aurea: dal 34 in poi ne diviene il valore esatto e resta tale fino all’infinito…

E’ quasi certo che molti artisiti si siano ispirati a questo numero: secondo alcuni critici l’armoniosità quasi perfetta di alcune opere d’arte dipende proprio dalla presenza – in esse – di tale numero… 
Forse la Grande Piramide di Cheope, ma già certamente il Partenone di Atene , l’Arco di Costantino e il Pantheon di Roma e molte altre opere contengono in sè questo numero.
Il Partenone
L'Osireion


Le Corbusier – comunista ed ateo – era convinto che la Sezione Aurea fosse il vero segreto per una architettura a misura d’uomo. 
La Sezione Aurea, s’incontra con insospettabile frequenza in diversissimi aspetti della Natura: in chimica, in botanica, in fisica, in zoologia, in mineralogia.





L’uomo Vitruviano di Leonardo è tagliato alla vita proprio secondo questa proporzione aurea. Rapporti estremamente vicini alla Sezione Aurea s’incontrano in molti altri esseri viventi: pesci, uccelli, farfalle . E’ particolarmente evidente il caso della stella marina. Non a caso essa è in così stretto rapporto con il pentagono  ed è un antichissimo simbolo religioso (in seguito anche massonico): perché è tutto basato su questa misura sacra.

Le conchiglie sono spesso spirali logaritmiche rette dagli stessi rapporti presenti anche nella distribuzione, sul fusto, delle foglie delle piante. In quest’ ultimo caso si è anche scoperto che questa distribuzione spaziale non è casuale, bensì ottiene la finalità di garantire una migliore esposzione alla luce del sole.




Nella botanica specialmente, moltissimi sono gli esempi della evidente utilità di questo numero magico: basta osservare la perfetta distribuzione dei semi di girasole, che rispettano la sequenza di Fibonacci, ma anche il disegno esterno di un ananas, oppure la perfetta geometria di un cavolfiore.
Senza lasciarsi troppo trasportare da un entusiasmo misterico eccessivo, si deve ammettere che non stupisce affatto che la Sezione Aurea abbia ispirato  la religiosità di fedi diversissime. Dai tempi pagani, ai recenti Cristiani, Musulmani, Ebrei, Buddisti ed ultimi i Massoni, la Sezione Aurea ha permesso di riconoscere in sé la Divinità che si cela e contemporaneamente si rivela in essa, attraverso tracce, enigmi, indizi precisi e oscuri segnali della Creazione.

Adesso sappiamo che questo numero, un tempo ritenuto Sacro, sempre curiosamente ineffabile, tanto da essere dichiarato incommensurabile per eccellenza, scorre nel nostro sangue ed in qualche modo influisce sulla nostra quantità di vita.
Forse un’ulteriore conferma del suo essere divino, forse solo un altro motivo per indagare e meditare.

Il DNA si arrotola su se stesso lasciando due spazi di dimensione differente tra le proprie spire: uno grande ed uno più piccolo… Il rapporto tra le due misure è proprio 1,618.


 


In un mini magnete il rapporto tra le prime due frequenze di oscillazione quantistica è esattamente 1,618.



Nel corpo umano (spesso preso a misura delle cose, nell’antichità), la misura del gomito fino alla punta del dito più lungo esteso sta in rapporto con la misura del polso fino al dito più lungo secondo la Sezione Aurea: 1,618.




I nostri occhi sono disposti orizzontalmente, uno affianco all’altro. Non è strano, in fondo, che vedano più facilmente, più rapidamente ed in effetti (integrando le informazioni nella corteccia cerebrale) interpretino come più gradevole e realmente più bello ciò che è inscritto in un rettangolo a sviluppo orizzontale, di proporzioni piuttosto precise: 1,618.



Ecco come sarebbe nato il movimento artistico "a favore" della Sezione Aurea da parte dei grandi architetti, ingegneri e dei grandi scultori e pittori, giù fino ai semplici artigiani: si sono accorti di questo fatto, in modo ora più, ora meno cosciente. 




Analogo percorso si può descrivere per coloro che – fin dall’antichità – studiarono la Geometria, la Matematica e dettero contemporaneamente impulso e motivazioni ad altre linee di pensiero nella Filosofia e nella Religione, scoprendo misteriose relazioni tra numeri astratti e linee geometriche… 

C’è sicuramente di più:il tempo necessario perché lo sguardo si appropri di una scena a sviluppo verticale sta a quello necessario per coprire un’area orizzontale proprio nel rapporto 1,618. Strano, curioso e di significato oscuro.


La Scienza ci ha poi rivelato come il Rapporto Aureo si rinvenga quasi ovunque, nascosto qua e là nella Natura, spesso con motivi finalistici.

C’è qualche cosa di vero nella frase: "Il nostro orecchio è stato creato dal suono, come il nostro occhio dalla luce". E la legge geometrica della Chiocciola, nel nostro orecchio segue la famosa sequenza di Fibonacci secondo il rapporto aureo. 

Quindi, un significato c’è, seppure nascosto.

Ognuno può vederci ciò che vuole, naturalmente: siamo in un mondo libero.

Chi desidera riconoscervi l’intervento di un’Entità Superiore è liberissimo di farlo…

Chi la ritenga una curiosità stimolante, che invita sicuramente a pensare e ad approfondire la questione, ha tutta la mia stima.

A me piace semplicemente pensare che – in questo piccolo numero misterioso e in tutto ciò che è con esso correlato – non si nascondano Violenza, nè Corruzione, nè Guerra, nè Malvagità. Ma che si identifichi unicamente con l’Armonia, la Bellezza, la Pace e la Ferma Volontà di Riuscire a Vivere Bene.

E mi piace ancora di più. 

PAROLE mediche





Caro Pasuco: se sei tentato di 'saltare' la vaccinazione antinfluenzale quest'anno, considera le seguenti parole.
La vaccinazione anti influenza riduce del 50% il rischio per infarto o per ictus cerebri, secondo due studi presentati al Congresso Cardiovascolare Canadese.
Sono stati prodotti studi su un totale di 3.227 pazienti, la metà dei quali con diagnosi di malattia cardiaca. L'età media dei pazienti era di 60 anni: sono stati trattati - del tutto a caso - alcuni con un vaccino vero, altri con un placebo. Sono stati seguiti per un anno (Network for Innovation in Clinical Research e TIMU Study Group). 
La riduzione degli attacchi  di cuore è stata del 50% e la riduzione delle morti per cause cardiache è stata del 40% nel gruppo trattato con vaccino anti influenzale, rispetto al gruppo non trattato. Questo ha fatto dire che "il vaccino per l'influenza è in realtà un vaccino per il cuore" (Jacob Udell, promotore dello studio).
Caro Pasuco: forse già questo ti basta, 
non è vero?
Lucio Dalla, recentemente stroncato da un infarto



Ma se preferisci saperne di più, allora eccomi qua: di fatto, un discreto numero di studi medici aveva già indicato che esiste un rapporto tra problemi infettivi respiratori ed attacco cardiaco. Nel 2010 una ricerca americana su 78.000 pazienti sopra i 40 anni aveva dimostrato che i vaccinati avevano il 20% in meno di rischio per primo attacco cardiaco, anche in presenza dei tipici fattori predisponesti (Fumo di sigaretta, colesterolo alto, ipertensione, diabete, sesso maschile). Sono circa 91.000 all’anno in America i morti per attacchi cardiaci  ed ictus provocati a partire dall’influenza. Le associazioni mediche nordamericane hanno tracciato linee guida molto severe in seguito a ciò: obbligo di vaccinazione per chiunque al di sopra di sei mesi d’età! (Con eccezioni motivate da allergie o altro). Ma la realtà resta orribilmente insoddisfacente: solo la metà dei pazienti a rischio, con malattie cardioascolari, si vaccina contro l’influenza negli USA. Per cui restano esposti alle complicazioni dell’influenza ed eventualmente alle complicanze cardiache. In seguito a ciò, l’osservatorio epidemiologico nordamericano usa la frequenza degli episodi d’infarto proprio come un rilevatore dell’insorgenza dell’influenza: dove esiste un picco d’infarti, di solito, lì sta per aversi un’epidemia d’influenza.
Sembra che la prima accensione del processo abbia inizio nella placca arteriosclerotica di colesterolo, che si rompe in modo esplosivo attraverso la parete vascolare arteriosa.
I meccanismi automatici di riparazione danno allora inizio alla formazione di un coagulo. Da qui possono eventualmente aversi due complicazioni: la prima è l’ostruzione di un vaso arterioso coronario (che produce l’infarto cardiaco), la seconda è l’arrivo di un coagulo ai vasi del cervello (che produce l’ictus cerebrale ischemico).
A quanto pare, l’infiammazione è determinante nel destabilizzare la placca arteriosclerotica e questo spiega perché soggetti con grandi depositi arteriosclerotici possono non avere infarti mentre altri, con depositi relativamente scarsi, vanno invece incontro ad infarto ed ictus. È importante non andare incontro ad episodi infiammatori: ecco perché è importante vaccinarsi.
Altri eventi negativi scongiurati dalla vaccinazione sono l’embolia polmonare (un coagulo nel polmone) e la trombosi venosa profonda (un coagulo nelle vene degli arti inferiori). Uno studio del 2008 riporta una riduzione del 26% totale in soggetti che erano stati vaccinati l’anno precedente, con una riduzione addirittura del 48% in pazienti più giovani di 52 anni.
Esistono altri vaccini che offrono vantaggi, in età più avanzate: la vaccinazione per l’Erpes Zoster (contro il ‘Fuoco di Sant’Antonio’), che è quella che protegge contro la riattivazione di virus della varicella ai quali si è stati esposti in età infantile: esistono studi che dimostrano un’esposizione fino a quattro volte maggiore all’ictus di coloro che hanno il ‘Fuoco di Sant’Antonio’. La raccomandazione è di iniziare a vaccinarsi a 65 anni; per chi ha malattie cardiovascolari più precocemente a 50 anni; per chi fuma, oppure ha l’asma, anche a 19 anni.
La vaccinazione contro la polmonite pneumococcica è molto importante al di sopra dei 65 anni, oppure in più giovane età, 50, se con fattori di rischio (scompenso cardiaco, malattie polmonari croniche, o diabete).
Anche qui, gli studi sono stati condotti su numeri convincenti di pazienti (84.000).
Pensaci, Pasuco.
E buon Natale.

giovedì 13 dicembre 2012

COME T'INVENTO UNA FAVOLA



Caro Pasuco, 

amico mio: t'invito a Paulilatino, per venire a scoprire 
come s'inventa una favola
scritta a più mani da eruditi nel corso di trecento anni


ATOBIOS DE PAULE 2012 
Rassegna di eventi culturali 
Comune di Paulilatino             Guilcier Real Paulilatino
Sabato 22 Dicembre 2012 ore 17,30 – Locali ex ISOLA
Storia, paleoclimatologia, geologia  e spostamento di popoli nel mediterraneo   sul finire   del II millennio a. C.
Presentazione del libro
L’IRA DEGLI DEI
e  I “POPOLI DEL MARE”
Coordinamento: Associazione Guilcier Real
Presentazione: L’autore Maurizio Feo
Sarà presente il direttore scientifico della C.S.C.M. Editrice, Giacobbe Manca.
Introduce l’evento l’assessore alla cultura, intervento  finale del sindaco



“…non soltanto archeologia e storia, ma anche altro: per esempio, le maggiori novità al riguardo ci sono giunte negli ultimi anni da due discipline – geologia e paleoclimatologia – che ci hanno permesso di modificare di molto le nostre posizioni stantie sull’argomento…”
“….Sono stati rappresentati in modo scorretto per circa trecento anni: predoni organizzati in un’alleanza internazionale; marinai guerrieri inarrestabili che – inventando una guerra lampo impossibile per i mezzi logistici di allora, avrebbero distrutto città, regni ed imperi di quasi tutto il mondo conosciuto e creato una crisi economica di tale portata da determinare il passaggio dall’uso del bronzo a quello del ferro. Inverosimile. Il fatto più incredibile è che i cosiddetti Popoli del Mare – dopo avere conquistato facilmente paesi ricchi e produttivi – subito li abbandonavano inspiegabilmente, per fuggire a bordo delle proprie navi verso paesi inventati sulla base di “assonanze……..” 


Ti prometto che ci saranno 
parole, colori e suoni,
le parole saranno mie, 
i colori saranno quelli - inventati - dei copricapi  dei popoli del mare, 

i suoni saranno quelli delle divertenti e non scientifiche assonanze che sarebbero dovute servire per identificarli.

quindi non tradirò certamente la filosofia fondante di questo WeBlog.
TI ASPETTO.

lunedì 3 dicembre 2012

Le prime lingue scritte.


Naturalmente – caro Pasuco – c’è qualcuno bravo, che è riuscito a scoprire una lingua 'Nuragica' scritta, più antica di queste, sotto riportate... 
Tu sei libero di credergli, perché esiste il cosiddetto Libero Arbitrio: e anche tu hai diritto, in fondo, a poterlo esercitare.

Ma mi auguro che almeno ti venga il dubbio che costui possa avere fatto la sua brillante scoperta magari solo per vendere i propri libri (a carissimo prezzo, tra l’altro), oppure per fare un po' parlare di sé, oppure perché proprio non aveva un tubo di meglio da fare... 
Per farlo, ha sfruttato a proprio vantaggio alcuni fattori:

1) la vanità di quei sardi che non conoscono il proprio passato,
2) l’ignoranza di quei sardi che non sanno quale altissimo ed unico valore abbiano le varie Civiltà pre e protostoriche sarde di cui è dimostrata scientificamente l'esistenza,
3) il desiderio di sentirsi raccontare favole belle di molti eterni fanciulli,
4) il revanscismo di molti sardi scontenti dell’attuale situazione di nessuna importanza della Sardegna,
5) il forte e malposto senso identitario di pochi – ma chiassosi – sardi nazionalisti,
6) il desiderio di molti editori di guadagnare - in qualsiasi modo - incuranti dell'effetto anticulturale delle proprie scelte.


Leggi, Pasuco, abbi pazienza...

Tieni anche presente che oltre a queste lingue scritte,

esistono anche gruppi interessanti di simboli – 

forse proto-scritture – che restano tuttora indecifrati, 

in quanto non sono state ancora rinvenute lingue 

decifrabili che possano essere loro discendenti e che

potrebbero essere condannate a restare indecifrabili

per sempre:



Ecco i simboli:



Simboli Jiahu  — Peiligang cultura, VII millennio aC.

Simboli Vinča  — Europa Neolitica VI millennio aC.

Tavoletta di Dispilio  — Eur. Neolit. VI mill. aC

Simboli Banpo — Cultura Yangshao V millennio aC.



Ed eccoti ora le lingue attestate:


Data
Lingua
Attestazione
Note
 2900 aC
Sumera
Periodo Jemdet Nasr
Vedi il Cuneiforme Sumero
Periodo "proto-letterato",  circa  3500 aC
(tavolette di Kish)
2700 aC
Gerogligici nella tomba di Seth-Peribsen (II Dynastia), Umm el-Qa'ab
Iscrizioni "proto-geroglifiche",
circa 3300 aC (Naqada III; Abydos, Egitto. Narmer )
2400 aC
Poche dozzine di testi pre-Sargonici da Mari ed altri siti nord Babilonesi
Alcuni nomi propri attestati in testi Sumeri texts a Tell Harmal,
circa 2800 aC.
frammenti  della leggenda di Etana Tell Harmal,  2600 aC.
2400 aC
Eblaita
Tavolette di Ebla
2300 aC
Dinastia Awan Trattato di pace con Naram-Sin
 21sec aC
Iscrizione del Tempio di Tish atal in Urkesh
1650 aC
Hittita
Vari testi cuneiformi e cronologie di Palazzo durante Hattusili I dagli archivi di  Hattusas
 Vedi Cuneiforme Ittita. Testi Ittiti.
1500 BC
Alfabeto Proto-Sinaitico
1400 aC
Luvia
Iscrizioni monumentali Geroglifico-Luvie. Tavolette cuneiformi Luvie negli archive di Hattusas.
Geroglifici isolati su sigilli e monete del XVIII sec aC.
1400 aC
Hatti
Testi Ittiti CTH 725–745
1400 aC
Greco
Tavolette in Lineare B  dagli archivi di Knossos
1300 aC
Tavolette di Ugarit
Vedi Alfabeto Ugaritico
1200 aC
Cinese arcaico
Ossa oracolari ed iscrizioni di bronzo del regno di Wu Ding