domenica 2 dicembre 2012

Sogno di una notte di mezza estate


SUDDIVISIONE DEL GIORNO E DELLA NOTTE.

1. CREPUSCOLO, brevissimo periodo di luce incerta, che non permette di distinguere i colori (dal latino creper, incerto).

2. ALBA, (dal latino hora alba, ora bianca) è il momento del passaggio da notte a giorno.

3. AURORA, (ora dorata) si ha qualche minuto dopo l’alba e coincide con il sorgere del sole.

1. 2. e 3. Costituiscono insieme il MATTINO.

4. il DI’ (latino dies, sost.femm.) o GIORNO (agg. latino diurnum), è il periodo d’illuminazione solare; comprende la 

>MATTINA, o mattinata, tempo compreso tra il sorgere del sole e l’ora meridiana (lat.: matutina hora);  da non confondersi mattina o mattinata con >Mattino (agg. lat.: matutinus tempus), il periodo che va dall’alba al sorgere del sole.

>Il MEZZOGIORNO (mezzodì), che è dato dal momento in cui il sole si trova nel punto più alto nel cielo e che divide il giorno in due parti uguali;

>Il POMERIGGIO (postmeridiem), che va dal mezzogiorno al calare della sera;

>Il Vespro, tardo pomeriggio, distinzione influenzata dalla pratica religiosa del vespro.

5. TRAMONTO, coincide esattamente con il calare del sole sotto la linea dell’orizzonte: e’ l’inizio della notte.

6. CREPUSCOLO, un breve periodo di luce incerta dopo il tramonto, in cui i colori diventano indistinguibili (esattamente come al punto 1).

7. Sera (da sera dies), l’ultima parte del giorno, che precede il tramonto e quindi la notte: è un periodo relativamente indeterminato*, che possiede un inizio variabile (dipendente dal terminare dell’attivita’ specifica di ciascuno) ed una fine precisa - il tramonto - che sconfina nella notte vera e propria.

8. NOTTE, tempo compreso tra il tramonto ed il sorgere del sole del nuovo giorno: dalla fine del crepuscolo ai primi albori.

* Dal che si deduce, per esempio, che non può in alcun modo esistere un avvenimento (ad esempio: un telegiornale) 'di mezza sera', come fino a qualche tempo fa un giornalista annunciava.
Il mio personale sogno di una notte di mezza estate è che tutti inizino ad usare i termini corretti. 
Ho citato Shakespeare perché la sua opera racconta più un incubo che un sogno, e non avviene nella mezza estate (più probabilmente a maggio dicono i critici). Forse neanche la notte è veramente notte. L'Italiano usato dagli italiani presenta certamente molto più numerose ambiguità dell'opera del Bardo ed è certamente più oscura.