martedì 1 aprile 2014

Ictus



Considerate le notizie che stanno percorrendo il web:
http://pasuco.blogspot.it/2014/03/giganti-dargilla.html
sento la necessità di intervenire, da conoscitore della materia come credo di essere, per chiarire alcune cose.
Ho letto con attenzione le ultime straordinarie e quasi incredibili novità sulle statue di Monte Prama, veramente sconvolgenti. Ma adesso che sono uscite mi sento libero di parlare. Potrete anche non crederci, ma sinceramente devo confessare che, al momento dello scavo, anche io avevo avuto dubbi, sopratutto quando ho visto su alcune teste la capigliatura che era resa con linee graffite a spina di PESCE. Certo allora non era il primo di aprile, ma oggi .... A questo punto suggerirei che è molto meglio bere del buon vino, piuttosto che bersi tutte le bufale che si leggono e si dicono in giro, sui nuragici, le statue, gli Shardana e così via. E non prendetevela: ai giovani e ai toscani (anche non più giovani) piace scherzare.
Buon primo d'aprile a tutti

Risposta:
Caro Tronchetti:
volentieri accolgo il tuo cortese invito a svelare oggi la trasparente trama debolmente tramata insieme ad amici. Ma ti prego di leggere fino in fondo quanto segue.
Io non ho fatto altro che raccogliere spunti già presenti - numerosi - ovunque, come ad esempio:
http://www.democraziaoggi.it/?p=3350
oppure:
http://www.vitobiolchini.it/2014/03/23/si-era-il-betile-di-zaha-hahid-la-casa-migliore-per-i-giganti-di-monte-prama/
ed altre 'voci' preesistenti a questa mia
.
E ammetto che - in ogni caso - sono stato superato da iniziative più spontanee e più (involontariamente) esilaranti, che avranno inizio tra pochi minuti (vedi l'ultimo capoverso di questo post)...



Sì: dovrebbe essere ICHTHUS, o ICHTHYS, ma mi piace avvicinarmi al termine 'Ictus', visto l'effetto avuti su 'queli'.


Il post "Giganti d'argilla" è stato letto moltissimo: è il II più letto in assoluto in questo blog.




E' anche stato molto attivamente commentato (non sul blog, naturalmente, perché ogni commento è bloccato). E' stato commentato e discusso in altre sedi, ad esempio, su FaceBook ed altrove, in molti altri siti meno telematici...

Io non sono su FB, ma numerosi amici e conoscenti mi tengono informato circa quanto vi succede, ogni qualvolta vi sia qualche cosa che possa interessarmi.
E' il piacere del pettegolezzo informatico globalizzato: "non si riesce a fare nulla, in Gallura, che non si risappia ovunque entro un'ora", come cantava l'ottimo De Andrè.  Questo, invece, s'è risaputo in tutta la Sardegna...

Ma quello che m'interessa sottolineare qui, non è il numero, e cioé 
- 'quanti' abbiano commentato, 

bensì l'appartenenza di chi ha commentato: e cioé
-  'quali' persone abbiano commentato, 

- e 'come' (e perché) lo abbiano fatto.

Le persone comuni, dotate di un proprio pensiero autonomo, hanno semplicemente utilizzato il discernimento della propria logica, per escludere immediatamente che la notizia (che i cosiddetti "Giganti di Monti Prama" fossero contraffatti) potesse mai corrispondere a realtà. E hanno fatto bene.
Senza drammi, né angoscie, né ripensamenti.
Hanno riso tra sé della cosa e l'hanno trovata goliardica: oltraggiosa e divertente.

(D'altro canto, sinceramente sarebbe impossibile per chiunque falsificare migliaia di pezzi archeologici, quali sono i frammenti delle statue di Monte Prama... Ed in ogni caso, sono stati pazientemente studiati, amorevolmente restaurati, ricomposti e coccolati e protetti per così lungo tempo da persone esperte e capaci, che soltanto archeologi da filmetto di serie B non si sarebbero accorti di nulla...)

Invece, i fantarcheologhi si sono subito molto agitati, si sono consultati reciprocamente più e più volte ed hanno formulato, confrontandole gli uni con gli altri, varie ipotesi differenti. Lo stagno intero è stato percorso in tutte le direzioni da onde riverberanti di genuino allarme...
Il che dimostra una volta di più che la loro contorta psicologia li porta per natura ad accettare - nel positivo e nel negativo - anche e proprio quelle ipotesi che il pensiero normale ed il senso comune escludono da ogni seconda considerazione.
- Hanno subito temuto che si trattasse di un complotto 'per affondare' i giganti. [spiegazione per i non addetti ai 'livori': dato che essi credono che le statue di Monti Prama diano, chissà perché poi, molto fastidio all'Accademia Archeologica - colpevole di averli tenuti nascosti per anni (non è vero, non lo ha fatto) - s'attendono di continuo qualche colpo mancino volto a ridurne l'importanza].
- Hanno anche ipotizzato che si potesse trattare di un furto con destrezza, operato a mezzo di una scusa (una 'fratturina' da esaminare meglio con i raggi X), allo scopo di sostituire l'originale con un falso...
- Hanno addirittura tentato di prevedere possibili 'contromosse legali' (senza sapere neppure di che cosa stessero parlando essi stessi) contro quella che sembrava loro una 'manovra' dei 'nemici'.
- E così via, tragicomicamente argomentando...Ci sarebbero molte altre assurde amenità, alcune proprie di persone miserabili, ma preferisco risparmiarle...
La preoccupazione, l'affanno, il dubbio angoscioso, trasparivano dalle loro parole. 
Perché?
Perché 'smontare' la statuaria di Monti Prama - per loro - significa distruggere un 'teorema' che gli è non solo caro, ma che risulta fondamentale per le irrinunciabili istanze identitarie di cui loro (e nessun altro) hanno investito le povere statue e di cui si sentono i veri vessilliferi culturali.
Non si tratta quindi affatto (per loro) di uno splendido monumento sardo interessantissimo e quasi unico (ndr.: benché ci siano altre statue italiche del medesimo periodo sul suolo della penisola...vedi anche il post: 'statuaria italica antica') che finalmente - dalla prossima stagione turistica - sarà  visibile al vasto pubblico mondiale e che - se ben utilizzato - porterà un utilissimo indotto di notorietà, di valuta, di presenze intelligenti sull'isola. Non si tratta affatto di un'altro pezzo di storia sarda su cui si accendono i riflettori, con vera gioia e genuina partecipazione di tutti, sardi e no.

No: si tratta principalmente (se non solamente) di un invincibile baluardo dell'orgoglio nazionale sardo, l'ultimo estremo e straziante 'Fortza Paris' , senza il quale la  costante resistenziale sarda resterebbe afona, zoppa ed orfana, per sempre... 
Calare il sipario su di essi sarebbe una tragica sconfitta, non solo dei Sardi e della Sardegna, ma di tutta la 'Sardità'...

Se ci s'indigna per 'fuffa', invece che per motivi validi... Si è persa davvero ogni corretta prospettiva, ormai: credo sia davvero tempo di fare qualche cosa, per fermare l'Incultura imperante, la 'SCENZA' di quella che ho definito - da tempo -  l' #armatabrancaleoneshardariana (la stessa entità che Vidal-Naquet definiva, altrove, molto meglio e molto prima di me, come 'Nazionalisti-Atlantoidei)... 
Siamo di fronte ad un fenomeno pericoloso, a mio giudizio: vorrei sbagliarmi (e spero alla fine, di avere avuto torto).

E' proprio per questi motivi che (con l'avallo di numerosi amici di FB, che hanno fatto da attiva cassa di risonanza alle mie parole) ho fatto questo 'pesce d'Aprile': per richiamare l'attenzione - spero di molti, non m'illudo di tutti - sulla molto triste situazione in cui versa  una certa pseudo intellettualità sarda, che è invero più assimilabile ad una setta satanica che non alla Cultura, purtroppo.
E' realmente tempo che tutti si faccia qualche cosa: 
- i giornalisti s'informino e si documentino e poi scrivano la realtà e non le favole farneticanti; 
- gli addetti ai lavori prendano posizione, si avvicinino e parlino al grosso pubblico; 
- si scoraggino pubblicamente e d'autorità tutte le attività dei falsari e dei loro numerosi fiancheggiatori...

In realtà, poi, sono stato - credo in modo meravigliosamente involontario - battuto e superato in goliardia dall'annuncio del 'Corso Sperimentale di Epigrafia Nuragica' su Facebook, la cui data d'inizio è stata fissata proprio il Primo d'Aprile alle ore 10:30. 
Quale sublime, impareggiabile proprietà di scelta!

Buon primo d'Aprile a tutti!